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La Vera Vite

Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

giovedì 1 settembre 2011

Giovedì della XXII Settimana del Tempo Ordinario

Lasciarono tutto e lo seguirono.

In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.


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«Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla».
Il mestiere del pescatore è diverso da quello dell’agricoltore. Egli può conoscere i luoghi più pescosi del mare, le correnti che guidano il movimento dei pesci e tuttavia il
pescatore deve mettere necessariamente in conto che una notte può trascorrere a vuoto, senz’avere pescato. I pesci non stanno lì ad aspettare. Se perfino fra le pecore che pascolano può esservene una che si perde, quanto più nelle profondità del mare i pesci sono sfuggenti.
Se è davvero così, Simone doveva ben essere scoraggiato. Per un pescatore non pescare è il fallimento. Ciononostante, all’invito di Gesù risponde: «Sulla tua parola getterò le reti». Come sarà possibile pescare di giorno se nella notte,che è il tempo giusto e l’ora propiziaper la pesca, il lavoro è stato in fruttuoso? Sfidando la contrarietà del tempo e superando la sua delusione Simone si fida di Gesù. San Massimo di Torino commenta in modo originale il racconto del Vangelo e spiega che d’ora in avanti per Simone la Parola dovrà prendereil posto delle reti ed egli pescherà non più con la perizia e l’abilità di un’arte, ma con l’obbedienza al Signore.
dal Giornale "A Sua Immagine"

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