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La Vera Vite

Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

giovedì 12 agosto 2010

Riflessioni...Risonanze...scorriamo la XIX Settimana del Tempo Ordinario

Giovedì - Mt 18, 21 - 19, 1.

Un perdono senza limiti.
«Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: «Signore, quante volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a settanta volte sette». La proposta che Pietro fa a Gesù sembrerebbe già ottima; quel «sette volte» vuole significare tante e tante volte, fino agli estremi limiti della sopportazione, ma non sempre. Gesù deve correggere Pietro e tutti noi. Egli afferma che il perdono non può e non deve essere mai negato ad alcuno. La parabola che segue è illuminante per noi. Suscita sdegno e riprovazione il comportamento di quel servo. Gli viene condonato un debito enorme e poi egli infierisce contro un suo conservo che gli deve soltanto pochi spiccioli. Che ingrato! Ci viene da dire con rabbia. Solo ad una attenta riflessione possiamo giungere alla conclusione che tante volte noi stessi assumiamo lo stesso comportamento quando otteniamo gratuitamente e con infinita misericordia il perdono dei nostri grandi debiti contratti con il buon Dio e poi osiamo negare il perdono al nostro prossimo per offese vere o presunte, ma sicuramente sempre di gran lunga inferiori a quelle nostre. Quando si nega l’amore si crea l’inferno già in questo mondo. Senza la legge del perdono allontaniamo Dio dal nostro mondo e facciamo spazio al principe del male, che vuole instaurare il suo regno di odio, di divisioni e di violenze. Diventiamo indegni dell’altare e sacrìleghi con Cristo se prima di accedere al sacrificio non premettiamo la piena riconciliazione. Dobbiamo giungere con la forza dell’esperienza e della grazia a gustare la gioia del perdono, a vivere le nostre feste come riconciliazione con Dio e con i fratelli per stabilire tra noi stabilmente la civiltà dell’amore. M.B.S.

Per un confronto personale
• Perdonare. C'è gente che dice: "Perdono, ma non dimentico!" E io? Sono capace di imitare Dio?
• Gesù dà l'esempio. Nell'ora della morte chiede perdono per i suoi assassini (Lc 23,34). Sono capace di imitare Gesù?

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