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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

lunedì 31 ottobre 2011

Lunedi della XXXI Domenica del Tempo Ordinario

Non invitare i tuoi amici, ma poveri, storpi, zoppi e ciechi.

In quel tempo, Gesù disse al capo dei farisei che l’aveva invitato:
«Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio.
Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».Lc 14,12-14


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Quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi

La legge della carità, misericordia, pietà, aiuto e sostegno ai fratelli ha un solo principio ispiratore: deve essere fatta a Dio nel più grande silenzio e la ricompensa sarà sempre il Signore a donarla. Mai la si deve attendere dall'uomo, pena la perdita della ricompensa eterna, nei cieli.
Ecco come Gesù proclama questa legge di amore: "State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c'è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà" (Mt 6,1-4).
Gesù vuole che noi viviamo ogni relazione di carità, elemosina, conforto spirituale e materiale vedendo Lui in ogni povero, misero, derelitto: "Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi". Allora i giusti gli risponderanno: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?". E il re risponderà loro: "In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me" (Mt 25,34-40).
Nelle relazioni di convenienza, opportunità, anche nella quotidianità sociale più spicciola, dobbiamo vivere questa legge di carità e di amore. Anziché invitare coloro che a loro volta inviteranno e così rimaniamo tutti senza ricompensa eterna, Gesù ci chiede di dare una svolta soprannaturale a questa abitudine umana. Invitando coloro che non ci possono invitare a loro volta e proprio perché non ci possono invitare, noi abbiamo una ricompensa grande nei cieli. Questa è la legge nuova di Cristo Signore.
Disse poi a colui che l'aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch'essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».
San Paolo ci insegna che quanti agiscono in questo modo non solo godranno di una ricompensa eterna. Saranno anche benedetti da Dio nei loro particolari momenti di bisogno durante la vita terrena: "Non è però il vostro dono che io cerco, ma il frutto che va in abbondanza sul vostro conto. Ho il necessario e anche il superfluo; sono ricolmo dei vostri doni ricevuti da Epafrodìto, che sono un piacevole profumo, un sacrificio gradito, che piace a Dio. Il mio Dio, a sua volta, colmerà ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza con magnificenza, in Cristo Gesù" (Fil 4,17-19). Noi abbiamo risolto un problema a Dio servendo i suoi poveri. Dio risolverà i nostri problemi, servendo noi suoi amici e benefattori. Dio non ricompensa secondo la misura della quantità ricevuta, bensì secondo le nostre necessità. Chi ci guadagna nelle opere di misericordia è sempre colui che le fa. Il guadagno è per la terra e per il cielo ed è un guadagno alto, altissimo, divino. Dio si pone interamente a servizio di chi lo serve nei suoi poveri.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli Santi, dateci questa purissima fede.- Movimento Apostolico - rito romano

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