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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

domenica 30 ottobre 2011

Venerdì della XXX Settimana del Tempo Ordinario - Santi Simone e Giuda

Ne scelse dodici ai quali diede anche il nome di apostoli.

In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti. Lc 6,12-19

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Chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici

Nell'elezione dei suoi Apostoli Gesù non mette nulla di suo. Chi sceglie è il Padre. Chi gli dona i discepoli è Dio. Questa verità deve essere affermata con forza, energia di Spirito Santo. È solo Dio l'Autore di una chiamata, vocazione, elezione, invio, ministero, dono, carisma. Dio opera in Cristo per mezzo del suo Santo Spirito. Per questo motivo Gesù passa la notte in orazione: chiede al Padre chi sono quelli che Lui gli vuole dare. Anche in questo l'obbedienza al Padre è perfetta.
Questa verità Gesù così la proclamerà un giorno: "Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Quand'ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità" (Cfr 17,1-19).
Anche Pietro rispetta questa verità in ordine all'elezione di colui che avrebbe dovuto prendere il posto di Giuda Iscariota: "Bisogna dunque che, tra coloro che sono stati con noi per tutto il tempo nel quale il Signore Gesù ha vissuto fra noi, cominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di mezzo a noi assunto in cielo, uno divenga testimone, insieme a noi, della sua risurrezione. Ne proposero due: Giuseppe, detto Barsabba, soprannominato Giusto, e Mattia. Poi pregarono dicendo: «Tu, Signore, che conosci il cuore di tutti, mostra quale di questi due tu hai scelto per prendere il posto in questo ministero e apostolato, che Giuda ha abbandonato per andarsene al posto che gli spettava».Tirarono a sorte fra loro e la sorte cadde su Mattia, che fu associato agli undici apostoli" (At 1,21-26). La Chiesa mai si deve lasciare condizionare dal suo cuore o dai suoi sentimenti. Dio deve regnare sopra di essa nei piccoli gesti della sua vita, ma anche nei grandi eventi che esprimo la sua essenza, la sua natura, quella volontà divina che perennemente deve governarla.
In quei giorni egli se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore. Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.
Imitare Cristo Gesù nel conferimento di un incarico, un ministero, un ufficio, qualsiasi altra cosa che manifesta ed esprime la natura della Chiesa, vuol dire liberarsi da ogni condizionamento umano, anche di affetto, amicizia, riconoscenza, ricompensa. La ricerca della volontà di Dio deve essere la vera passione di quanti sono preposti a reggere il gregge che Cristo si è conquistato con il suo sangue. È sempre lo Spirito Santo che deve rivelarci la divina volontà. A tutti si richiede questa ricerca. Nessuno domani dovrà essere accusato di favoritismo, nepotismo spirituale o altro.
Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli e Santi, insegnateci la divina volontà. Movimento Apostolico - rito romano

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