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La Vera Vite

Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

martedì 22 novembre 2011

Martedì della XXIV Settimana del Tempo Ordinario - Santa Cecilia



Non sarà lasciata pietra su pietra.

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
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Non resterà pietra su pietra…

Lo splendore del tempio affascina i discepoli che seguono Gesù; è l’occasione opportuna per un insegnamento che riguarda proprio il valore del tempo e di tutto ciò che è destinato a finire con il tempo. Gesù ha sempre dimostrato un grande rispetto per il tempio. Sappiamo che Egli preferiva luoghi solitari per pregare, per ricercare i momenti per manifestare, nella sua umanità, un rapporto così fondamentale con il Padre; ciò non gli fa diminuire, anzi, aumenta il valore della preghiera nel tempio. Cristo però sembra dare un valore preciso a tutto perché riferito a Lui. Così le pietre ed il decoro della costruzione del luogo di preghiera, che Gesù non hai disprezzato, non sono fini a se stessi ma sono proprio lo strumento per avere l’opportunità per un rapporto pieno ed efficace con Dio. Gesù parla del tempio anche in riferimento del corpo che, distrutto risorgerà a vita nuova; così noi siamo pietre vive per la costruzione del corpo di Cristo che è la Chiesa abbiamo iscritto lo stesso destino nella prospettiva della vita eterna: un destino d’Amore con il Padre. È qui proprio l’invito di Gesù; non considerare solo la temporalità e tutto quello che è soggetto all’usura del tempo ma proiettare il nostro sguardo laddove vi è l’incorruttibilità che travalica le leggi del tempo; in Dio stesso possiamo trovare questa opportunità che è in definita l’attuazione, nella nostra vita del progetto di Dio. Guardiamo con meraviglia allora le costruzioni dell’uomo, apprezziamone l’ingegno e le capacità artistiche ma non fermiamoci solo all’aspetto esterno e consideriamo, in Cristo, tutto in Lui e nel suo Amore! Monaci Benedettini Silvestrini

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