Nel brano evangelico di oggi Gesù parla in parabole ed usa immagini della vita comune palestinese: il granello di senapa e il lievito. Egli non ama un linguaggio colto; il suo insegnamento passa attraverso immagini semplici e comprensibili. Non dobbiamo farci ingannare da ciò; Gesù è attento infatti alle cose più piccole ed insignificanti ma da esse trae degli insegnamenti profondi. E’ importante, per noi considerare ciò; il nostro atteggiamento molte volte è opposto quando cerchiamo di esaltare troppo l’apparenza più che la sostanza. Anche nella vita possiamo essere attratti da molte cose, che in realtà sotto il loro aspetto gradevole ed allettante si dimostrano superflue. Vi è un duplice rischio in questo atteggiamento legato all’apparenza. Da una parte si rischia di non soddisfare le vere esigenze del nostro corpo e dello spirito e dall’altro vi è il rischio di diventare noi stessi succubi di oggetti, macchinari e quanto altro riempie artificiosamente la nostra vita. La libertà dell’uomo e la sua dignità così spesso proclamata si perde in una schiavitù che alla fine banalizza la vita stessa. M.B.S.
Per un confronto personale
• Qual è il punto di queste due parabole che più ti è piaciuto o che più ti ha colpito? Perché?
• Qual è il seme che, senza che tu te ne rendessi conto, è cresciuto in te e nella tua comunità? P.C.
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