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La Vera Vite

Spirito Santo

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Corpus Domini

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Nel Corpo e nel Sangue di Gesù

Ciascun uomo possa "sentire e gustare" la presenza di Gesù e Maria, SS. Madre della Pentecoste, nella propria vita, in ogni attimo della propria giornata.



Nello Splendore della Resurrezione del Signore l'uomo trovi la sua vera dimensione e riesca ad esprimerla con Amore e Carità. Un abbraccio Michy


Maria SS. di Montevergine

Maria SS. di Montevergine
Maria SS. di Montevergine

Ti seguitò Signore - Mons.Mario Frisina

sabato 30 luglio 2011

Sabato della XVII settimana del Tempo Ordinario

Erode mandò a decapitare Giovanni e i suoi discepoli andarono a informare Gesù.

In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù.
Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!».
Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!». Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta.
Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista».
Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre.
I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù. Mt 14,1-12
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«Costui è Giovanni il Battista».
L’esclamazione di Erode Antipa manifesta la sua superstizione e la sua paura, ma ha del vero. Fra Gesù e Giovanni ci sono dei legami che non possono essere trascurati.
«Conviene che adempiamo ogni giustizia», gli aveva detto Gesù (Mt 3,15), mettendo così in luce la loro perfetta intesa.
Per capire, dunque, Gesù, occorre capire anche Giovanni, perché questi è in ogni caso il Precursore, chi preannuncia in sé Gesù. Il suo martirio giunge alla fine di una drammatica catena di peccati, che travolgono Giovanni il quale l’ha denunciato. Egli è il più grande profeta, l’Elia degli ultimi tempi che oppone al peccato il diritto di Dio. Per questo soffre la persecuzione, è gettato in carcere ed è ucciso; perché egli è profezia vivente del Signore. Dove Giovanni conclude, Gesù ricomincia. Le tappe della vita del Battista diventano per Gesù degli annunci e dei segnali. Anche la sua morte sarà legata a un banchetto, ben diverso però. Il banchetto di Erode - fu all’origine di una storia di morte; il banchetto di Gesù è all’inizio di una storia salvezza e di vita. Per questo l’evangelista racconterà subito dopo il miracolo della moltiplicazione dei pani, figura del dono eucaristico.
 
Dal Giornale "a Sua Immagine"

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